Domenica della Parola di Dio.
In uno dei miei libretti a tiratura limitata (di questo mi sembra ne ho fatto 4 copie) ho raccontato il mio rapporto con la Parola di Dio:
Il giorno dell’Epifania del 1962 mio padre mi regalò il
libro dei Vangeli, «Per esserti oasi di pace e di ristoro alla tua formazione
evangelica», come scrisse nella dedica. Avevo tredici anni. Quel libro segnò
una tappa nuova del mio viaggio nella Sacra Scrittura.
Venticinque anni più tardi, come diacono, iniziai ad
annunciare la Parola di Dio nella parrocchia dei santi Pietro e Paolo all’EUR.
Ogni domenica, in Quaresima, parlavo del vangelo con una gioia mai provata
prima d’allora. Alla fine della messa lasciavo alle persone una pagina con
alcune note su come accogliere e viverla Parola di Dio. La domenica di Pasqua
annotai: «Mai come oggi tante persone davanti a me. Mai le parole mi sono
uscite con tanta abbondanza e convinzione. Mi sembra d’essere un profeta!
Penetrano le mie parole, come pioggia di primavera. Vedo la gente rinverdire,
pervasa da una gioia soave e profonda, la stessa che mi canta in cuore. Il sole
di Pasqua illumina di nuova luce. Parlo a duemila persone, anzi ad una sola
persona: tutte fuse dall’amore. Come un profeta annuncio il Cristo Risorto vivo
e presente. È bello parlare di Lui». Vent’anni più tardi quei foglietti
distribuiti all’EUR divennero la presentazione del Vangelo e Atti degli Apostoli di Città Nuova, che dal 1997,
continua ad essere stampato in numerose edizioni.
L’anno precedente, 1996, avevo iniziato a pubblicare
sulla rivista “Nuova Umanità” quattro fortunati articoli, frutto della
frequentazione della Scuola Abbà, cenacolo di vita e di studio attorno a Chiara
Lubich che ha forgiato la mia vita e il mio pensiero: Ogni Parola di Dio contiene il Verbo, Vivere la Parola per essere la Parola, Lampada per i miei passi è la tua parola, I carismi parole di Dio vive.
È del 2003 il libro Fuoco
è la tua Parola. Come vivere il Vangelo, che contiene le meditazioni
offerte durante gli esercizi spirituali alla conferenza episcopale della
Repubblica Ceca, cui fa seguito Luce è la
tua Parola, con altre meditazioni del medesimo ritiro. Il sottotitolo di
questo secondo libro – Dialogo
interreligioso e annuncio del Vangelo – non era felice, sarebbe dovuto
essere: La Bibbia nella vita della Chiesa.
Sono seguiti altri articoli, riguardanti soprattutto la
Parola di Dio e la vita consacrata, fino all’ultimo libro in materia: Carismi, Vangelo che si fa storia.
Nel frattempo erano nati altri libri riguardanti la
Bibbia, legati a momenti e circostanze particolari.
Parlaci di Lui. I racconti di Cafarnao (2007) è l’eco
del mio primo viaggio in Terra Santa nel giugno 1977. «Tutto mi parla –
scrivevo allora –, da Nazaret al Tabor, da Gerusalemme a Gerico. Tocco il Dio
fatto carne. Non l’Assoluto incomunicabile, non l’Ente inaccessibile, non il
mistico Uno, non il Motore immoto, ma un Dio capace di percorrere le nostre
strade, di condividere la nostra debolezza e fragilità, di stancarsi e di aver
sete e fame, di addolorarsi e di piangere, di provare turbamento e commozione:
un Dio dal cuore di carne». Ne è nata una piccola pièce teatrale e, in Brasile,
un audiolibro, che accompagna il volume tradotto in portoghese.
Essere Tua Parola, del 2008, è una serie di testi scelti di Chiara Lubich,
piccolo omaggio in occasione della sua morte.
Nel 2010 appare La
storia di Dio e la mia. La Bibbia fonte di ispirazione per l’uomo, nato a
Cuba, all’Avana, nell’Aula Bortolomeo de Las Casas. «Per tre sere consecutive –
ho scritto nell’introduzione –, mi sono trovato con un pubblico vivace ed
eterogeneo: non credenti, militanti del Partito, agnostici, credenti cattolici,
greco-ortodossi, protestanti... Insieme abbiamo letto testi di poeti,
contemplato immagini di grandi artisti, ascoltato brani musicali, visto
frammenti di film, tutti ispirati alla Bibbia. Abbiamo ascoltato la Bibbia
stessa con le sue sorprendenti descrizioni della natura, della bellezza
dell’uomo e della donna, con l’espressione dei sentimenti e dei valori umani.
Per chiederci infine se questo grande codice culturale non fosse anche una
comune fonte di ispirazione per la vita di credenti e non credenti, o almeno il
punto di partenza per un confronto critico per affinare il cuore e ricercare le
motivazioni più profonde del vivere».
Nel 2009 pubblico Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche
il tuo cuore. Facciamo festa con il Vangelo di Luca (2007), seguito da In cerca di perle
preziose. Facciamo festa con il Vangelo di Matteo (2010) e Il seme
germoglia e cresce. Facciamo festa con il Vangelo di Marco (2014). Non si
tratta dei classici commenti ai vangeli festivi, ma del frutto di una singola
esperienza, come ho raccontato nel secondo volume: «“Quando vado in chiesa la
domenica spero sempre di tornare a casa piena di gioia, di luce, di speranza,
così da poter affrontare la settimana con una nuova carica di vita divina.
Invece qualche volta, alla fine della messa, mi ritrovo avvilita e triste per
le parole ascoltate nell’omelia”. Anziana, non vedente, sola anche se
attorniata da figlie e nipoti, mia mamma mi aveva confidato questo suo patire.
“Ogni domenica condividerò con te la mia lettura del Vangelo e la mia
preghiera”, le risposi con slancio. Così è stato. Domenica dopo domenica, per
tre anni, sono rimasto fedele alla promessa inviando, via e-mail a chi poteva
leggerglielo, il mio piccolo colloquio con il Signore. Così è nato questo
libro. A sera la mamma mi telefonava, felice». I miei scritti avevano già
raggiunto il loro scopo.
Non sono un biblista, ma la Bibbia non è un libro soltanto per gli addetti ai lavori, è Parola di Dio rivolta ad ogni uomo, anche a me. Ho scritto sempre da semplice credente.
I miei studi biblici sono stati essenziali e insieme incisivi. Ricordo con gratitudine i professori di Torino: Mauro Làconi, Dalmazio Colombo, Anselmo Dalbesio. Ho poi continuato a leggere saggi e commenti, in modo regolare, quotidiano, sistematico, portando avanti la lectio divina libro per libro, nella traduzione di Nardoni prima, poi in quella della CEI, con l’aiuto di autori come Fabris, Ghidelli, Vanni, Maggioni, Ravasi, Segalla, Penna, Léon-Dufour, Schnackenburg, Schürmann… Ho letto i Vangeli della Cittadella, la collana di commenti esegetici e spirituali di Città Nuova… Ma anche commenti spirituali come quelli di Divo Barsotti e prima ancora quelli dei Padri della Chiesa, primo fra tutti Origene, e di scrittori medievali. Una lettura particolarmente bella e piacevole, nella sua essenzialità e i moltissimi spunti di erudizione, sono stati i dieci volumi della Bibbia della famiglia curata da Ravasi negli anni Ottanta.
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