Il Congresso dei laici oblati (29-29 maggio) è terminato,
ma gli echi continuano vivissimi.
Il primo congresso produsse documenti di valore. Questo non
aveva di mira dei documenti. Si era proposto di suscitare un evento: conoscersi,
riconoscersi, condividere le esperienze, le aspettative, i sogni… I diversi
gruppi, nelle diverse parti del mondo, sono molto eterogenei, neppure le
denominazioni sono comuni. Eppure, pur in tanta varietà di esperienze, di
rapporti, di iniziative, si sente un forte sottofondo comune. La parola
maggiormente ricorrente è stata indubbiamente sant’Eugenio, il Fondatore: tutti
si ritrovano attorno a lui, al suo ideale di vita, alla sua proposta di santità
e di missione. Sembra un miracolo!
Ora occorre continuare nella comunione e nel dialogo. Il sito raccoglie i video dei tre giorni ed è aperto ai nuovi apporti.
La sinodalità in atto!
Carissimo p. Fabio, sicuramente i due congressi sono nati con modalità e scopi diversi; mi riferisco soprattutto all'apertura del tuo post, alla redazione di un documento finale. Credo sarà molto importante produrre un documento di sintesi...per presentarlo nel modo opportuno all'imminente Capitolo Generale, per creare un punto fermo da cui riavviare un processo che non vogliamo si fermi.
RispondiEliminaFosse anche solo per lasciare una memoria ordinata sulla quale incastonare le molteplici relazioni, tracce, foto, video.....ne sarà valsa la pena
Carissimo p. Fabio, come ben dici sicuramente i due congressi sono nati con modalità (soprattutto) e scopi diversi. Però anche per quello appena concluso credo sia assai opportuno, se non addirittura necessario, raccogliere la tanta vita pervenuta in un documento di sintesi. Magari da fare pervenire all'imminente Capitolo Generale.
RispondiEliminaO forse anche solo per incastonare in una traccia ordinata i tantissimi materiali (presentazioni, relazioni, foto, video) pervenuti. Che sia il punto di ri-partenza per fare memoria e ripartire nella riflessione, in un processo ormai avviato di relazione sempre più stretta tra i laici e gli oblati nel mondo