Per oltre 50 anni, dalla
fine degli anni Sessanta del 1900 fino quasi agli anni Venti del 2000, la
formazione degli Oblati italiani è stata segnata dalla figura di tre persone,
p. Angelo Dal Bello, p. Marino Merlo, p. Sante Bisignano. I formatori, a Marino
e Vermicino, si sono succeduti numerosi in quegli anni, ma questi tre Oblati
hanno dato un’impronta fondamentale che ha guidato il percorso di tanti.
Per comprendere appieno il
loro contributo occorrerebbe collocarlo nell’intero arco della storia della
formazione iniziata con la nascita del Centro giovanile a Marino (1967),
seguita dal Noviziato, sempre a Marino (1969), e poco dopo dallo Scolasticato
di Vermicino (1973).
Non mancano gli scritti e
gli studi su questo percorso, sia a Vermicino che a Marino. Sulla comunità di
Marino ricordo, tra gli altri: F. Ciardi, Vocazioni in una
comunità che vive il Vangelo: gli Oblati di Maria Immacolata, in “Rogate
Ergo”, marzo 1979, p. 39-42; S. Bisignano,
Insieme sulla strada di Gesù, in “Gen’s”, marzo 1980, p. 6-10; S.
Natoli, Comunità degli Oblati
di Maria Immacolata. Centro Giovanile “A. Messuri”. Marino (Roma), in AA.VV.,
Vocazioni giovanili e comunità di accoglienza, Roma 1982, p.
71-80; F. Ciardi, Rinnovamento
comunitario e rinascita delle vocazioni, in AA.VV., La vocazione
religiosa oggi, Roma 1985, p. 153-172. Lo studio fondamentale rimane quello
di A. Di Lizia, Il Centro
Giovanile di Marino. Analisi di una esperienza comunitaria e vocazionale,
Frascati 1980, cui ha fatto seguito L. Polello, Non fatelo per voi. Marino,
storia di una comunità (2019).
Non ho voluto rievocare la
storia delle istituzioni e le metodologie formative degli Oblati in Italia, ma fare
memoria dei tre Padri che, fino all’ultimo, hanno dedicato a queste realtà
tutta la loro vita. È così nato questo libro, fatto di poche note veloci,
semplicemente evocative, di loro scritti e di tante testimonianze. Senza pretese.
Con un taglio personale.
È un debito di riconoscenza,
una memoria gradita e doverosa, il ricordo di un esempio che chiede di essere
mantenuto vivo.
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