A destra i miei genitori |
Il 3
dicembre 1996, 25 anni fa, Giovanni Paolo II proclamava Eugenio de Mazenod
santo. Al termine di quei giorni di festa, il 5 dicembre, scrissi nel mio diario:
I giorni della canonizzazione sono ormai terminati. Sabato sera sono arrivato
solo al termine dello spettacolo nell'aula Paolo VI, ma poi ho potuto partecipare a tutto.
Mi ha colpito innanzitutto l'internazionalità. Solo un fondatore e un fondatore del calibro di Eugenio poteva
trascinare con sé tante persone
di tutti i continenti. Si vedeva chiaramente
che non si tratta
di un santo degli Oblati,
ma di un santo della Chiesa. Ciò che veniva in evidenza
non era un istituto religioso, ma un popolo. I suoi figli erano laici e laiche, giovani ... e anche
gli Oblati, ma come
persi nel popolo
di Dio.
Tutti erano meravigliati che la sua famiglia naturale fosse così numerosa:
400 persone. Eppure quanto più numerosa era la sua vera famiglia,
quella non del sangue e della carne, ma quella nello Spirito. Davvero
i figli della donna sterili sono più numerosi di quella sposata. Se Eugenio
non avesse seguito
l'avventura dello Spirito avrebbe oggi una bella discendenza, di poco più di 400 persone, ma che forse
non si sarebbero più ricordate di quel loro avo... Oggi ha invece
una discendenza come le stelle
del cielo...
A sinistra mi si intravedere: c'ero veramente! |
Grazie, sant'Eugenio, per aver vissuto in modo da generare tanta vita. Continua a rigenerare la tua famiglia religiosa, a convertire i cuori, a far nascere e crescere ii popolo di Dio. E aiutaci a diventare santi come lo sei diventato tu.
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