Cosa resterà di questo 2020?
Cercando
un documento nell’archivio mi sono imbattuto in una cartella che custodisce le
numerose note manoscritte dei ritiri personali di p. Jean Drouart, dal 1929 al 1986.
Chi mai andrà a leggerle. Cosa rimane di quei ritiri? Quello che p. Drouart ha
vissuto durante quei ritiri, il rapporto con Dio costruito in quei giorni.
Accanto
vedo le note manoscritte dei viaggi apostolici e scientifici nel Labrador che p. Louis
Babel ha compiuto tra il 1866 e il 1875: tre volumi di cui uno con minuziose
mappe. Chi mai le leggerà? Forse qualche studioso… Cosa rimane? Quello che p. Babel
ha vissuto in quei viaggi, gli incontri con le persone, la condivisione che ne
ha fatto con gli amici…
Accanto, due grandi volumi scritti con una grafia piccolissima, quasi
indecifrabile, di p. J. Batayron. È la storia della diocesi di Jaffna nello Sri
Lanka, dal 1845 al 1893, 992 pagine. Chi mai la leggerà? Cosa rimane? L’amore con la quale
l’ha scritta…
Questo passaggio
rapido davanti a uno scaffale dell’archivio pone anche a me la domanda: cosa
rimarrà di questo anno? La risposta mi è chiara come mai: il presente degli
attimi vissuti con amore; detto diversamente: l’amore col quale è vissuta ogni
azione. Solo quello rimane. Tutto il resto sono tracce vuote, forse segni di
quell’amore vissuto. Gli archivi insegnano sempre…
Per
fortuna ho ancora un giorno!
Con piacere La seguo sul BLOG e non solo...
RispondiEliminaHo avuto loccasione di leggere un Suo racconto:
https://www.cittanuova.it/multimedia/2020/12/29/cn-mago-birillo-legge-racconto-natale/
Tantissini auguri, Padre Fabio, per un anno nuovo ricco di Luce!
Biancarosa