mercoledì 30 dicembre 2020

Le solite riflessioni di fine d’anno

 


Cosa resterà di questo 2020?

Cercando un documento nell’archivio mi sono imbattuto in una cartella che custodisce le numerose note manoscritte dei ritiri personali di p. Jean Drouart, dal 1929 al 1986. Chi mai andrà a leggerle. Cosa rimane di quei ritiri? Quello che p. Drouart ha vissuto durante quei ritiri, il rapporto con Dio costruito in quei giorni.

Accanto vedo le note manoscritte dei viaggi apostolici e scientifici nel Labrador che p. Louis Babel ha compiuto tra il 1866 e il 1875: tre volumi di cui uno con minuziose mappe. Chi mai le leggerà? Forse qualche studioso… Cosa rimane? Quello che p. Babel ha vissuto in quei viaggi, gli incontri con le persone, la condivisione che ne ha fatto con gli amici…

Accanto, due grandi volumi scritti con una grafia piccolissima, quasi indecifrabile, di p. J. Batayron. È la storia della diocesi di Jaffna nello Sri Lanka, dal 1845 al 1893, 992 pagine. Chi mai la leggerà? Cosa rimane? L’amore con la quale l’ha scritta…

Questo passaggio rapido davanti a uno scaffale dell’archivio pone anche a me la domanda: cosa rimarrà di questo anno? La risposta mi è chiara come mai: il presente degli attimi vissuti con amore; detto diversamente: l’amore col quale è vissuta ogni azione. Solo quello rimane. Tutto il resto sono tracce vuote, forse segni di quell’amore vissuto. Gli archivi insegnano sempre…

Per fortuna ho ancora un giorno!

1 commento:

  1. Con piacere La seguo sul BLOG e non solo...
    Ho avuto loccasione di leggere un Suo racconto:
    https://www.cittanuova.it/multimedia/2020/12/29/cn-mago-birillo-legge-racconto-natale/
    Tantissini auguri, Padre Fabio, per un anno nuovo ricco di Luce!
    Biancarosa

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