“Grazie del suo bellissimo
messaggio. Mi scusi se non ho riposto subito. Negli ultimi giorni abbiamo
lavorato tanto per dare un po' di gioia attraverso un cibo speciale ai nostri
amici senzatetto di Roma. Il 24 abbiamo fatto
la lasagna di Natale per 300 persone che sono sulle strade. È stata la più
grande avventura della mia vita, non avevo mai cucinato le lasagne per così
tante persone”.
È un messaggio WhatsApp
arrivato in risposta agli auguri di Natale che avevo inviato a una suora
Claretiana. Appena l’ho letto ho gioito. Le foto che mi ha allegato sono eloquenti
di per sé.
Nello stesso tempo ho
provato un piccolo dispiacere. E io, mi sono detto, cosa faccio di concreto per
gli altri? Solo discorsi…
Non passa neppure un minuto che la suora mi manda un altro WhatsApp, questa volta audio e mi dice che con lei ci sono tre giovani suore che studiano al Claretianum e che seguono con tanto interesse le mie lezioni. “Non può immaginare quanto sono contente. Le attendo con impazienza, poi a tavola mi raccontano tutto quello che hanno imparato… Perché non viene a pranzo da noi… Ormai di lasagne siamo pratiche!”.
Chi prepara le
lasagne e chi prepara le lezioni… Forse la storia delle diverse membra del corpo mistico è proprio
vera.
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