domenica 24 settembre 2017

La colpa "a mente non torna"

Non però qui si pente, ma si ride,
non della colpa, ch’a mente non torna,
ma del valor ch’ordinò e provide.

Mi sono rimesso a leggere il Paradiso di Dante. Difficile per la lingua, i richiami mitologici, storici, geografici, astronomici. Eppure il ritmo delle terzine è inarrestabile e sprigiona una musicalità coinvolgente. Vi splendono perle di luce e di poesia, come quella che ho appena citata: in Paradiso non c’è l’amarezza del pentimento, ma solo la gioia della beatitudine; non si ricordano le colpe, ma solo si gode della grandezza misericordiosa di Dio che ordinò il cosmo e tutto dispose al bene.

Perché non anticipare il Paradiso e abbandonarsi all’amore infinito di Dio che, nella sua misericordia incenerisce il nostro passato, ogni nostra colpa, e ogni istante ci rigenera nuovi?
Né rimorsi né rimpianti, ma solo gratitudine.


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