Una certa Rosella Lemme mi scrive dopo aver letto sul blog
la notizia della morte di Fratel Giuseppe D’Orazio:
Solo qualche giorno fa ho saputo della sua scomparsa… È vero
che non era più un ragazzino ma aveva la grinta e lo spirito di un
diciottenne... L'ultima volta l'avevamo sentito per Pasqua, poi non si era
fatto più vivo; strano lui in tanti e tanti anni non saltava mai una nostra
ricorrenza familiare... Pensavamo che fosse colpa del gran caldo ma invece...
Navigando su internet ho trovato i suoi due belli
articoli e ne sono rimasta colpita.
Noi avevamo conosciuto Fratel D'Orazio indirettamente,
tramite un altro confratello che conosceva bene mia nonna, la quale abitava ad
Atessa, vicino al convento di San Pasquale dove c’erano gli Oblati. Vivendo a Roma
spesso ci incontravamo, mia mamma poi gli era tanto affezionata. Quando ci
siamo trasferiti ad Ancona, ogni volta che Fratel D'Orazio veniva a Loreto ci
veniva a trovare ed era sempre una gran festa; dalla sua sacca usciva di
tutto... per tutti!!!
Mi permetto di fare una considerazione: È tornato alla casa
del padre il 17 maggio, proprio il giorno della festa di San Pasquale; nel
convento di San Pasquale era iniziato il suo percorso religioso e nel
giorno della sua festa si è concluso. Una semplice coincidenza?
Penso che Fratel D'Orazio ci abbia voluto stupire con quel
suo fare scherzoso e ironico fino alla fine.
Ci mancherai... Con le tue immaginette,
bigliettini, coroncine entravi nei nostri cuori e ci facevi sentire sempre
presenti nella tua vita movimentata dedicata al servizio degli altri.
Ti
ricorderemo come un Missionario non di terre sperdute e lontane ma come un
Missionario del cuore.
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