Il
Cantico dei Cantici è il libro che più ha offerto le parole e le immagini per
esprimere il rapporto d’amore con la Parola di Dio. Nei vari commenti a questo
testo sacro troviamo spesso l’identificazione tra lo Sposo e la Parola.
Si
leggono le Scritture, scrive Origene, ed ecco «lo Sposo arriva». Anche Ambrogio
quando legge le Scritture avverte il profumo della sua presenza e dice: «Ecco
chi io cerco, ecco colui che desidero». Girolamo spiegava alla vergine
Eustochio: «Preghi? Parli con lo Sposo. Leggi? È lui che ti parla». «Se sento
il mio spirito aprirsi all’intelligenza delle Scritture – scrive Bernardo di
Chiaravalle – o parole di sapienza escono in abbondanza dal fondo del mio
cuore, se la luce che mi è infusa dall’alto mi rivela i misteri... allora non
dubito più dell’arrivo dello Sposo».
C’è un
passo del Cantico che quasi riassume questa esperienza di intimità conoscitiva
e vitale con la Parola di Dio. È l’inizio stesso del libro, quando la sposa
dice: «Mi baci con i baci della sua bocca!». Le parole che escono dalla bocca
di Gesù sono come un bacio. Da bocca a bocca passa la Parola e il cuore
s’infiamma di fuoco: è l’amore.
Dio mi
bacia ogni giorno, rivolgendomi la sua Parola. Io posso lasciarmi baciare e
baciarlo a mia volta, ogni giorno, accogliendo e vivendo la sua Parola.
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Sì, la Parola
di Dio è come una spada tagliente, a doppia lama, direbbe l’autore della Lettera
agli Ebrei, che «penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello
spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del
cuore» (4, 12). Nessuno esce indenne dalla frequentazione della Bibbia. Essa
ferisce l’intimo, turba, obbliga a confrontarsi con le realtà più vere, a
rivedere il proprio modo di agire.
Un Dio
che si insinua nell’umanità non può non dilatarne il cuore e la mente, fino
alla beatitudine che è insieme lacerazione di schemi angusti e di egoismi
nascosti. Ne provoca la “conversione”, una sterzata, un cambiamento di
itinerario, secondo l’iniziale appello di Gesù: «Convertitevi e credete al
Vangelo» (Mc 1, 15).
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