Con mia moglie Giuliana abbiamo letto con
attenzione, silenzio e commozione quanto hai riportato su padre Marino nel tuo
blog.
Anche per noi è stato sempre una guida fin
dagli anni ’70 e, personalmente, già negli anni dell’adolescenza in quel
di Fiesole; anni speciali, ricchi di vita, di colloqui in cui si intrecciavano
progetti, sogni, prove, novità che nascevano in un turbinio di sentimenti e
sprazzi di luce in cui la sua vicinanza paterna mi accompagnava.
Poi ho vissuto nella e con la famiglia Oblata la
contestazione del ’68 che ha portato anche nella Chiesa ed in me stesso, pur
nella crisi e difficoltà di discernimento, la novità di vita del Concilio e dei
Movimenti. - Arnaldo
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