Casa in Via Lata a Roma |
Catene della prigionia di Paolo a Roma |
Santi Pietro e Paolo, patroni della
città di Roma. Il 29 giugno la città è in festa. Corrotta, con mafia capitale,
degradata, sporca. Dov’è “La grande bellezza”?
Non doveva essere molto dissimile la
situazione 2000 anni fa quando vi giunsero Pietro e Paolo.
Secondo gli Atti degli Apostoli, il
giorno di Pentecoste a Gerusalemme c’erano “stranieri di Roma”. Saranno stati loro,
di ritorno in patria, a portare il primo annuncio cristiano. A Corinto Paolo
trovò Aquila e Priscilla, una coppia di cristiani espulsi da Roma dall’imperatore
Claudio. Da allora, ai cristiani della Macedonia e della Paolo, Paolo cominciò
a dire: “devo vedere anche Roma”, un desiderio confermato da Gesù stesso,
quando a Gerusalemme, di notte, gli apparve e gli disse: “Coraggio!… è
necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma”.
Casa di san Paolo alla Regola |
Poi l’avventuroso viaggio con i
naufragio a Malta e infine le ultime tappe che è sempre bello rileggere: “Approdammo
a Siracusa, dove rimanemmo tre giorni e di qui, costeggiando, giungemmo a
Reggio. Il giorno seguente si levò lo scirocco e così l'indomani arrivammo a
Pozzuoli. Qui trovammo alcuni fratelli, i quali ci invitarono a restare con
loro una settimana. Partimmo quindi alla volta di Roma. I fratelli di là,
avendo avuto notizie di noi, ci vennero incontro fino al Foro di Appio e alle
Tre Taverne. Paolo, al vederli, rese grazie a Dio e prese coraggio. Arrivati a
Roma, fu concesso a Paolo di abitare per suo conto con un soldato di guardia”.
Dove prese casa nel luogo dove oggi
sorge la chiesa di san Paolo alla Regola o in via Lata? Fin lì arrivò Onesimo,
lo schiavo fuggitivo, dopo averlo “cercato con premura”.
Anche Pietro è venuto a Roma? Lo
attesa alla fine del II
secolo Gaio: “io posso mostrarti i trofei degli apostoli [Pietro e Paolo]. Se
vorrai recarti nel Vaticano o sulla via di Ostia, troverai i trofei di coloro
che fondarono questa Chiesa [di Roma]”. Già nel 96 Clemente Romano parla di
Pietro e Paolo che “dopo aver sofferto per gelosia molti oltraggi e tormenti,
divennero fra noi bellissimo esempio”. Fra
noi: erano quindi a Roma.
Se approdassero oggi a Roma…
scriverebbero ancora, come scrisse Paolo nella sua più famosa lettera “A quanti
sono in Roma diletti da Dio e santi per vocazione”. Come allora si
dichiarerebbero, come scrive ancora Paolo, “pronto a predicare il vangelo anche
a voi di Roma”.
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