La prima giornata del Congresso sul
Carisma oblato in contesto ci ha dilatato su tutti i continenti.
A Roma abbiamo vissuto la mattinata a
livello “locale”: nella sala della casa generalizia eravamo presenti dall’Irlanda,
Inghilterra, Francia, Spagna, Italia, oltre all’internazionalità (36 Paesi) che caratterizza
la nostra comunità. 50 persone, per iniziare a
condividere idee, progetti ed esperienze.
Particolarmente luminosa la relazione
su come i nostri numerosi beati servi di Dio e venerabili sono espressione vivente della ricchezza
del carisma: ognuno ne mette in evidenza aspetti particolari, arricchendoli con
il loro vissuto. La presentazione della comunità di Aix, che ha la grazia di tenere
viva l’esperienza delle origini, è stato un altro momento forte, che ha
mostrato anche il valore dei luoghi di fondazione.
Ma il bello è arrivato nel pomeriggio
quando tutti gli otto punti, nei vari continenti, si sono collegati: una conversazione
da Roma, una dal Sud Africa, una dagli Stati Uniti, seguite dal dialogo che è rimbalzato da un lato all’altro del mondo in maniera ordinata e arricchente, dove è emersa la grande varietà di sensibilità culturali. Volti noti e volti nuovi che
si conoscono e si riconoscono.
A questi si aggiungono quanti hanno
seguito in streaming.
Una festa. Il mondo in casa. Un dono dal cielo.
Domani l'avventura continua.
Domani l'avventura continua.
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