C’è aria di freschezza e di speranza
in sala, il volto bello e giovane della Chiesa. Ognuno narra le proprie
origini, le ispirazioni che sono alla base delle rispettive esperienze. Sono
racconti di una concretezza sconvolgente: vicinanza con i poveri, gli ultimi,
gli scartati, con persone che non solo vengono “redente” da mondi di violenza,
ma che diventano a loro volta “redentori”, spesso consacrandosi a Dio. La
tavolozza dello Spirito Santo appare ricca di colori. La vita consacrata non è
certo monocromatica.
Una affermazione di Chiara Lubich ha
guidato la mia riflessione sul rapporto tra consacrazione e carisma: «Siamo
rigenerati con l’acqua e col fuoco. Sono le due nascite. Siamo rigenerati col
battesimo e con quel dono dello Spirito Santo che è il carisma». Lo sviluppo
della consacrazione battesimale e della sua missione è opera dallo Spirito
stesso, è frutto di un carisma. Basta ascoltare e vedere i rappresentanti di
questi movimenti per rendersene conto e gioire.
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