Ho letto un commento
all’invito che Gesù ci ha rivolto, nel Vangelo di oggi, ad essere
misericordiosi. È di Bernardo di Chiaravalle, che ricorda come Gesù ha può
invitarci alla misericordia perché lui stesso ha imparato ad essere
misericordioso, avendo sperimentato la nostra miseria. Mi piace pensare a Gesù che vive non solo accanto a noi, ma proprio come noi:
Cristo, in quanto nato nel tempo, ha imparato molte cose.
Perciò, quando ha cominciato la sua esistenza nel tempo, fatto carne, ha
iniziato a conoscere le miserie della carne, a conoscerle secondo quella
conoscenza che deriva dalla debolezza della carne. Ha voluto provare
nella sua persona ciò che essi [i nostri predecessori] soffrivano a causa
dell’aver agito contro di lui, non spinto certo dalla curiosità, come loro, ma
da una infinita carità; non per restare nella disgrazia con loro, ma, diventato
misericordioso, per liberarli dalla loro miseria. Cristo è dunque
diventato misericordioso, non con la misericordia che già possedeva nella
beatitudine da tutta l’eternità, ma con quella che ha acquistato nella nostra
stessa carne, sperimentando la nostra stessa miseria.
Grazie Gesù della Tua infinita misericordia ....Tu che solo conosci il nostro cuore......
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