martedì 10 marzo 2015

A Sant’Eustachio: Viaggio con guida


Giovedì scorso la metafora della mappa è risultata efficace. Le mappe oggi sono sempre più sofisticate, tecnologiche. Ci sono poi guide turistiche sempre più dettagliate che consentono di viaggiare con tutte le indicazioni necessarie.
Ma vuoi mettere se a guidarti in un viaggio o nella visita a una città è una persona in carne ed ossa, che già conosce la strada, che è del luogo e che sa tutto di tutto?
Ce ne parlerà giovedì prossimo una guida vera, di “Incontri romani”. Sarà interessante sapere cosa vuol dire fare la guida a Roma.
Personalmente penso sempre con grato ricordo alla mia prima guida di montagna, Orazio, che nel lontano 1968 (?) mi portò fin sul Civetta, 3200 metri, nelle Dolomiti bellunesi. Un’avventura indimenticabile. Insegnava a mettere i piedi sulla pietra, nella fenditura giusta della roccia… mentre a valle, nella chiesetta di Andrich, la gente, non vedendoci tornare, pregava impensierita. Noi tranquilli: avevamo la guida!
Oppure poche settimane fa un amico di Firenze mi ha tenuto due ore inchiodato con la testa in fu a vedere la cupola del duomo e quella del battistero: cose che si possono forse leggere sui libri, ma che raccontate da chi vive lì è tutta un’altra cosa.
E nel cammino della vita? Che dono avere una persona d’esperienza che è già passata per prove e difficoltà, che conosce la via, e che può aiutare a percorrerla con sicurezza e coraggio…
Allora a giovedì, stesso luogo, stessa ora.


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