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Oggi settimo anniversario della morte di un’altra Chiara,
Chiara Lubich, l’antica chiesa è tornata ad essere luogo di preghiera. Non
perché vi si siano svolte preghiere particolari, ma perché si è parlato di
preghiera.
Ho avuto infatti la gioia di presentare il mio libro sulla
preghiera, trasformando l’incontro tra tante persone convenute in una preghiera
vivente.
Come trovare il senso della vita senza preghiera? Come essere
se stessi senza essere in rapporto con Dio, o con chi ce lo rappresenta qua in
terra, ossia con ogni persona attorno a noi?
L’incontro so trasforma così in preghiera, con le parole
scritte da Chiara Lubich: “Signore, rendi la nostra vita così ammantata di
soprannaturale che quando siamo soli, e camminiamo o lavoriamo o studiamo, chi
ci sfiora senta il tuo profumo e, quando siamo insieme chi ci incontra si senta
attratto fortemente a tuffarsi nel Regno di Dio presente in mezzo a noi.”
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