“Rallègrati, piena
di grazia”. Come è possibile che tu sia piena di grazia? Vergine figlia di
Sion, stirpe di una umanità piena di violenza e di peccato, in attesa di luce e
di salvezza che da sola non potrà raggiungere, come sei nata così bella, così
pura, senza peccato? Un albero cattivo non può produrre frutti buoni, da dove
sei dunque venuta? Non puoi esserti generata da te stessa piena di grazia.
Piena di grazia
perché Dio t’ha ricolmata del suo amore. Lo sei perché ne sei stata riempita di ogni
dono, d’ogni bellezza, perché “hai trovato grazia presso Dio”. Cosa possedevi per attirare tanto
dono? Meriti speciali? Oppure sei piena di grazia soltanto per la pura gratuità
dell’Amore che ama per il solo motivo che è amore e crea l’oggetto del suo
amore entro e fuori di sé? Ti ha fatta così, bellezza delle bellezze, per suo
puro diletto. Si è creato il suo paradiso nel quale riposare.
Ti guardo stupito.
Sei frutto nostro eppure non una delle nostre cellule mortali ti è stata trasmessa.
Mistero e miracolo di un Dio che non conosce tempo e che, nel tempo, retroattiva
il dono che sulla croce sgorgherà dal cuore squarciato del Figlio tuo. Egli ti
genera prima che tu possa generarlo. Ti genera Immacolata perché tu possa generare
lui che, fattosi peccato per noi, non ha conosciuto peccato.
Ti guardo e in te
vedo splendere l’umanità nuova, quella che il Figlio tuo ha generato lassù
sulla croce, quando ti ha generato: la Chiesa , umanità “senza macchia né ruga, splendore
di bellezza”. Tu la Madre ,
lei la Sposa
che Cristo ha amato e per la quale ha dato se stesso, così da renderla santa
come tu sei santa, immacolata come tu lo sei. Ci vediamo rispecchiati in te,
con te “scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati
di fronte a lui nella carità”.
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