La Cappella Palatina, gioiello normanno, non è soltanto
un’opera d’arte, un museo, un centro culturale. È nata come “cappella”, anche
se “di palazzo”. Dalle sue origini, per volere del re, è parrocchia, e tale
rimane anche oggi, anche se l’estensione territoriale è limitata al palazzo!
Così, oltre ad ammirare i mosaici, che raccontano soprattutto di Pietro e Paolo
e del loro rapporto profondi di comunione, oggi le ho restituito il suo ruolo
di cappella celebrando la messa nella festa del Cuore di Gesù. Le storie
evangeliche sembrava tornassero a rivivere…
Il Palazzo dei Normanni costudisce anche l’osservatorio
astronomico. La carissima Ileana, storica dell’astronomia e direttrice del
museo astronomico ci ha guidato nei tre secoli di osservazioni celesti,
portandoci in un mondo diversissimo da quello della Cappella Palatina e
affascinante come quello.
Di nuovo un salto indietro, questa volta di 2.500 anni,
fino all’anfiteatro e al tempio dorico di Segesta. Scenario di una bellezza
unica, tra colline di grano, vigneti, olivi, distese tra monti e mare. Luogo
d’incanto, silenzio, dove storia e natura si amalgamano in armonia perfetta.
Per chi ha il cuore puro tutto canta la gloria di Dio.
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