Sant’Eugenio si fermò ad Alcamo senza proseguire fino a Salemi.
Peccato! si è perso una bellissima cittadina e un altro bellissimo castello, attorniati da un paesaggio straordinario. Allora
sono andato a posto suo, concludendo idealmente il mio breve viaggio siciliano.
Vi giunse Garibaldi (onnipresente in questa zona della
Sicilia, come Napoleone all’Elba), issò personalmente il tricolore sulla torre
del castello (è ancora lì che sventola dal 1860) e proclamò la città capitale d’Italia
(per un giorno), per poi spostarsi alla vicina Calatafimi dove costrinse l’esercito
borbonico alla ritirata aprendo così la strada all’unità d’Italia.
Sarebbe bello se ancora una volta si avviasse una marcia –
questa volta incruenta – per l’unità d’Italia e del mondo…
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