È la
prima volta che l’AOIHL si incontra in India perché da poco è stato fondato
l’Istituto di filosofia in Perambakkam. Gli Oblati sono in India da 50 anni e
ormai sono più di 123. Fino ad adesso i
giovani Oblati hanno studiato qui e là, ma ormai è venuto il tempo per un
proprio Istituto di filosofia, affiliato a due università locali, una
ecclesiastica e una civile. Gli attuali 25 studenti provengono da 7 stati
dell’India, da aree rurali e tribali, ognuno con altrettante lingue e nove dialetti,
con una cultura e una formazione povera e molto elementare. Si fa presto a dire
India, ma sono tante indie, con tanti mondi diversi. Il nostro istituto di
filosofia è un luogo davvero interculturale, ed è difficile entrare in questi
mondi e arrivare a fare in modo che ognuno si esprima con i propri valori.
Henry
Emmanuel, responsabile insieme a Rayappan, ho esposto benissimo la situazione.
Più che un istituto di filosofia mi sembra un luogo di formazione integrale.
Passiamo
in Congo, con l’Istituto di Kinshasa, ora promosso a università, con quattro
facoltà. Sono già stati stabiliti contatti di reciproco riconoscimento con le
altre università del Congo e quelle dei Paesi africani legati al Congo.
Frank
Santucci aggiorna sulla Cattedra di studi oblati in San Antonio, Texas.
Il
mio compito è ricordate che le nostre università e gli istituti sono oblati,
ossia espressione della nostra vocazione missionaria, ispirati ai nostri
valori, e anche a servizio della Congregazione per quanti riguarda gli studi
sulla nostra storia e la nostra missione oggi.
Importanti,
come sempre, i colloqui a tu per tu che aiutano alla valutazione e agli scambi
tra le nostre istituzioni.
Un’altra
bella giornata di intenso lavoro creativo.
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