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Ho partecipato a
questo tipo di incontri ormai da alcuni anni, incontrando i rettori e i
presidenti dei nostri Istituti e delle nostre università in Sud Africa, Congo,
Filippine, Canada, Stati Uniti… ma forse questa volta come non mai ho avuto la
sensazione che davvero queste istituzioni svolgono un ministero prettamente
oblato, a servizio della Chiesa, degli ultimi, con competenza e dedizione, con
sacrificio e convinzione. Una testimonianza missionaria meravigliosa.
Al ritorno mi sono
incamminato sulla cima del colle alla cui base è costruita la casa
provincializia. È il colle san Tommaso dove, secondo la tradizione, l’apostolo
è stato ucciso. Un autentico santuario, con tante persone in preghiera che si
esprimono con la loro particolare cultura. Non posso non unirmi a loro e non ripetere
le parole le parole dell’apostolo scritte ogni dove: “Signore mio e Dio mio”.
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