Maria può essere davvero ponte tra cristiani e musulmani?
È stato il tema del dialogo con Sherhrasad a Sant’Antonio a Padova.
Un momento nel quale credo che Maria fosse davvero present tra noi.
Come ha spiegato Shehrasad, essa ha un posto d’onore nel Corano, dove
è citata molto più volte che nei Vangeli.
Ma Maria è anche una donna ebrea, appartiene dunque al popolo ebraico.
La venerano anche gli Indù, anche i buddisti.
Maria è di tutti.
Lei stessa l’aveva annunciato:
«Tutte le generazioni mi chiameranno beata».
E qual è il terreno che accomuna tutte le religioni attorno a Maria? Forse
la pietà popolare.
La pietà popolare può essere forse il comune terreno d’incontro con
l’Islam, che su Maria sviluppa una teologia che potremmo definire di tipo
narrativo. Ascoltando i racconti del Corano su di lei, si può rimanere un po’
sconcertati. Non possiamo tuttavia dimenticare che essi ricalcano a volte gli
antichi libri apocrifi cristiani. Al di là di come vengono raccontati i fatti ci
introducono in realtà vere e comuni, come la nascita verginale di Gesù o il suo
abbandono alla volontà di Dio.
«Se vuoi sapere chi è Maria, chiedilo ai teologi, se vuoi sapere come si
ama Maria, chiedilo al popolo». Così Papa Francesco in una intervista a padre
Alexandre Awi Mello.
Per fortuna ci sono teologi che hanno amato e amano Maria. Mi piacerebbe
essere uno di questi, come lo sono stati Bernardo di Chiaravalle, Luigi Maria
Grignon de Montfort, Massimiliano Kolbe.
Ma è vero che il più delle volte si va a Maria come per un istinto filiale.
Da parte mia, ho cercato di mettere in evidenza sopratutto i punti in comune
tra cristiani e musulmani:
Maria la vergine, diventata madre per opera di Dio, come in una nuova creazione,
Maria la credente: Laparola Islam significa sottomissione, abbandono, consegna totale di sé
a Dio.
Non è questo il senso della nostra fede?
I primi cristiani, prima di essere chiamati con questo nome – cristiani –
venivano designati negli Atti degli Apostoli come “i credenti”.
A Maria è rivolta la prima beatitudine dei Vangeli. Quando la parente
Elisabetta la vede giungere da lei, da pochi giorni in attesa del figlio, la proclamò
beata perché «ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto» (Lc
1, 45).
Infine Maria la Madre...
È stato il tema del dialogo con Sherhrasad a Sant’Antonio a Padova.
Un momento nel quale credo che Maria fosse davvero present tra noi.
Come ha spiegato Shehrasad, essa ha un posto d’onore nel Corano, dove
è citata molto più volte che nei Vangeli.
Ma Maria è anche una donna ebrea, appartiene dunque al popolo ebraico.
La venerano anche gli Indù, anche i buddisti.
Maria è di tutti.
Lei stessa l’aveva annunciato:
«Tutte le generazioni mi chiameranno beata».
E qual è il terreno che accomuna tutte le religioni attorno a Maria? Forse
la pietà popolare.
La pietà popolare può essere forse il comune terreno d’incontro con
l’Islam, che su Maria sviluppa una teologia che potremmo definire di tipo
narrativo. Ascoltando i racconti del Corano su di lei, si può rimanere un po’
sconcertati. Non possiamo tuttavia dimenticare che essi ricalcano a volte gli
antichi libri apocrifi cristiani. Al di là di come vengono raccontati i fatti ci
introducono in realtà vere e comuni, come la nascita verginale di Gesù o il suo
abbandono alla volontà di Dio.
«Se vuoi sapere chi è Maria, chiedilo ai teologi, se vuoi sapere come si
ama Maria, chiedilo al popolo». Così Papa Francesco in una intervista a padre
Alexandre Awi Mello.
Per fortuna ci sono teologi che hanno amato e amano Maria. Mi piacerebbe
essere uno di questi, come lo sono stati Bernardo di Chiaravalle, Luigi Maria
Grignon de Montfort, Massimiliano Kolbe.
Ma è vero che il più delle volte si va a Maria come per un istinto filiale.
Da parte mia, ho cercato di mettere in evidenza sopratutto i punti in comune
tra cristiani e musulmani:
Maria la vergine, diventata madre per opera di Dio, come in una nuova creazione,
Maria la credente: Laparola Islam significa sottomissione, abbandono, consegna totale di sé
a Dio.
Non è questo il senso della nostra fede?
I primi cristiani, prima di essere chiamati con questo nome – cristiani –
venivano designati negli Atti degli Apostoli come “i credenti”.
A Maria è rivolta la prima beatitudine dei Vangeli. Quando la parente
Elisabetta la vede giungere da lei, da pochi giorni in attesa del figlio, la proclamò
beata perché «ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto» (Lc
1, 45).
Infine Maria la Madre...
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