Gli
Oblati, fin dagli inizi, hanno avuto una forte coscienza della propria
identità, anche se non sempre hanno saputo esprimerla in maniera riflessa. Si è
parlato di “fine”, “spirito”, “virtù apostoliche”, “spiritualità”, “valori”, “prospettiva
missionaria”. A partire dal Congresso sul carisma oblato del 1976 si è
affermata la parola “carisma”. La prima parte delle attuali Costituzioni e
Regole, frutto anche di quel Congresso, porta il titolo di “Carisma oblato”.
Il carisma
è il dono di una particolare vocazione e missione che lo Spirito Santo ha
consegnato alla nostra Famiglia oblata attraverso il fondatore, sant’Eugenio de
Mazenod. È un progetto ispirato da Dio, che informa tutte le dimensioni
costitutive della nostra vita, dall’evangelizzazione alla vita religiosa, dalla
formazione al governo, dalla preghiera alla vita comunitaria.
La
spiritualità è il modo con cui si risponde a questo dono di Dio e si vive il
carisma. A sua volta è una componente del carisma, perché anch’essa è informata
dal carisma, è frutto del dono dello Spirito che insegna come accogliere e
vivere la missione che egli chiama a compiere nella Chiesa.
Non è
quindi semplice distinguere tra carisma e spiritualità, essendo l’uno
compenetrato nell’altra e viceversa.
Quando lo
Scolasticato internazionale mi ha invitato a tenere sei meditazioni sulla
spiritualità oblata ho cercato di rispondere tratteggiarla in sei parole che ne
descrivono alcuni tratti fondamentali, servendomi di miei precedenti scritti.
Nessuna pretesa di un disegno sistematico ed esaustivo. Soltanto dei
suggerimenti per la meditazione, un confronto con la propria vita, la
preghiera.
È così
nato questo libretto, ora edito con la tiratura straordinario di 10 copie!
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