Lunedì ho
passato la giornata con i superiori provinciali dei Fatebenefratelli, una
trentina, proveniente da tutto il mondo, con sei traduzioni. La loro casa generalizia,
in via della Nocetta, è immersa nel verde, un luogo incantevole… come tutte le
case religiose!
E' stata l'occasione per conoscere, ancora una volta, la storia di carità carità di san Giovanni di Dio...
Il tema delle mie conversazioni e dell'intero loro convegno: “La
famiglia carismatica”, ossia i rapporti tra le persone che vivono il carisma di
san Giovanni di Dio, consacrati e laici. E di laici che operano nelle istituzioni
sanitarie del Fatebenefratelli ce ne sono a migliaia, a cominciare da quelli
che sostengono l’ospedale dell’Isola Tiberina.
Ho
iniziato con un’immagina cosmologica.
Spesso
nel rapporto religiosi-laici si adotta il modello tolemaico della terra al
centro con il sole e gli altri pianeti che gli ruotano attorno.
Al
centro, nel nostro caso, ci sono le persone consacrate, detentrici del carisma,
attorno alle quali, ruotano a cerchi concentrici e a distanze più o meno ravvicinate
le persone che intendono condividere il carisma, la spiritualità, la missione
dell’Istituto, quelle che collaborano con l’aiuto e la preghiera, quelli che
sono beneficiati dal carisma e che rimangono legati affettivamente come segno
di gratitudine…
Forse occorre
adottare il sistema copernicano, con il sole al centro e i pianeti che gli ruotano
attorno.
Al
centro, riferendosi a noi, ci colloca il carisma stesso e attorno, a cerchi
concentrici, ruotano le differenti realtà che sono illuminate dal carisma. L’astro
più vicino al sole e certamente l’Istituto di persone consacrate che per primo
lo ha ricevuto e l’ha incarnato, poi altre persone che partecipano in forma
diversa alla vita del carisma.
L’Istituto
di persone consacrate che vive del carisma non è detentore del carisma, lo
accoglie sempre come dono, e il carisma trascende l’Istituto e può essere colto
e attuato in maniera diversa da altri soggetti. Basti pensare a quanti
istituzione è stato capace di dar vita il carisma di san Francesco, e ancora sorgono
nuove espressioni che ad esso si rifanno: ruotano tutte attorno al carisma di
san Francesco, non attorno a uno degli Ordini francescani, anche se naturalmente
vivono in comunione con essi e a essi si rivolgono come a coloro che hanno una
lunga storia di comprensione del carisma.
Nello stesso
mondo oblato, sono più di 42 gli Istituti di vita consacrata, maschili e
femminili, di tipo monastico o secolare, che sono nati dal carisma di sant’Eugenio
e non ruotano certamente attorno agli Oblati, ma al carisma stesso.
Se questa
prospettiva è vera, la sua attuazione provoca una rivoluzione “copernicana”: ci
porta a vivere davvero la complementarietà dei doni, in donazione gli uni verso
gli altri, senza superiorità e inferiorità, insieme a servizio dell’unica
missione.
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