Avrei voluto essere lì, tra gli altri, nella sinagoga di Nazaret,
e vedere i tuoi gesti lenti e solenni: ti alzi, prendi il rotolo del profeta Isaia,
lo svolgi, lo leggi, lo riavvolgi, lo consegni, ti siedi. Avrei voluto essere lì,
gli occhi fissi su di te, per bere ogni tua parola.
«Lei è su di me», hai letto (lo Spirito, nella tua lingua
materna, è femminile). Lei è su di te. Era su di te da quando per lei fosti concepito
nel grembo di Maria. Era scesa su di te al fiume Giordano. Ti aveva guidato nel
deserto e in Galilea. Ora ti in- via a compiere il grande annunzio, la missione
di liberazione e di salvezza.
Non hai soltanto letto un testo profetico, come facevano i rabbini. Non l’hai
spiegato e commentato come gli scribi. Tu non parli delle Scritture. Sono esse che
parlano di te. Tu attualizzi le parole del profeta: «Oggi questa Scrittura si è
compiuta».
La promessa non è più una speranza che mira al futuro. Il
lieto annunzio di liberazione, di guarigione, di salvezza si fa evento nella tua
persona: sei tu il Liberatore, il Medico, il Salvatore.
Non ero lì nella sinagoga di Nazaret, ma ogni domenica vengo
ad ascoltare la tua parola. Ci parli come allora. Sei tu che parli – ci ricorda
il Concilio – quando nella Chiesa si legge la Sacra Scrittura. Lo so, lo credo.
Ma come ti ascolto? Le tue sono soltanto parole belle, piene
di sapienza, ispiratrici? Oppure parole che si compiono e diventano vita? Sono eco
di discorsi ed eventi del passato o parole pronunciate “oggi”, che fanno ciò che
dicono, vita che trasforma la vita?
Perché avvenga e le tue parole non siano soltanto una bella
meditazione, un sogno, un’utopia ho bisogno che anche su di me Lei sia.
«Lo Spirito del Signore è sopra di me» e la parola da lettera
morta diviene dinamismo di vita, da ricordo evento attuale, da senti- mento azione.
Non più soltanto detta, ma fatta: realtà che opera. Che anch’io, come te, ogni domenica,
dopo l’ascolto del tuo vangelo, possa dire: «Oggi questa Scrittura si è compiuta».
Vieni Spirito Santo, posati su di me
come quando scendesti sul Cristo e guida anche me
come guidasti lui sulle vie degli uomini divenute la via di Dio.
Dona anche a me
la passione per la ricerca accurata e lo studio
sulla vita e la parola di Gesù
che guidò Luca nella stesura del suo vangelo.
Aprimi il cuore all’intelligenza dell’ascolto
e rendi viva e operante la Parola del Maestro: che si compia in me,
nell’oggi di ogni giorno.
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