Nel presepe oggi vengono collocati gli ultimi personaggi,
i magi misteriosi che giungono dall’Oriente.
Fanno contrasto con le altre statuette che da giorni ti attorniano, Gesù Bambino. Non sono vestiti di stracci come i
pastori e le popolane che si affrettano a portare un agnellino o pochi
altri doni poveri. I nuovi personaggi, arrivati all’ultimo momento, vestono
broccati, turbanti e corone. Si presentano come dei gran signori, con servi e cammelli e offrono doni preziosi. La tradizione li
ha fatti addirittura re. Uno l’ha colorato di nero per indicare che erano di razze diverse rispetto alla gente
che da giorni popola il presepe. Provengono da luoghi lontani, da
popolazioni sconosciute, simbolo di ogni lontananza e di ogni cammino di avvicinamento alla verità.
I
magi sono uomini alla ricerca della verità, della pienezza della luce. Scrutano
i segni nel cielo, sono aperti alle indicazioni che vengono loro offerte, anche
quando provengono da uomini malvagi come Erode. Sono sinceri. Non si lasciano
fermare neppure quando la piccola luce che
gli guida si eclissa.
Anche oggi ci sono tanti “magi” – uomini e donne di “buona
volontà” – che cercano la verità, forse
senza saperlo. Come i magi sono guidati da
una stella, forse una stella piccola, una tenue speranza, che abita il loro
cuore.
Non
sono persone lontane ed esotiche come i magi, questi uomini e donne di buona
volontà. Hanno il volto degli uomini e
delle donne vicini di casa, dei
colleghi d’ufficio, dei commercianti presso i quali ci serviamo, degli operai, dell’autista
del taxi...
Anche a noi, che abbiamo avuto il dono di contemplare la
luce che rifulga nei nostri cuori, fa bene guardare i magi e la loro affannosa
ricerca. Non siamo degli arrivati, ma sempre in pellegrinaggio, come loro,
verso la pienezza della luce. Anche se siamo già nella luce, dobbiamo
continuare a “camminare” nella luce, sperimentando con sempre maggiore intensità
l’amore che ci è stato rivelato e comunicato.
La
luce, poi, non è soltanto per noi. Se siamo stati illuminati dalla tua Luce e,
quindi “luminosi”, se abbiamo una fede, dobbiamo rendere ragione della Luce e
forse possiamo illuminare chi ci sta accanto.
Possiamo essere noi la stella di chi, come i magi, cerca Dio.
Non importa se sperimentiamo la nostra povertà, se non
sempre siamo testimoni credibile di luce. Basterà essere uniti tra di noi e la
Luce del mondo sarà in mezzo a noi. A noi basta intrecciare rapporti d’amore e
fare da culla a Gesù, presepe che irradia
luce e attira verso la luce.
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