domenica 22 luglio 2012

Villa La Magia e una vacanza da gustare


Alle pendici del Montalbano
Da Monferrato a Montabano, le due catena di colline che incorano la piana tra Prato e Pistoia. Dalla villa Ricci al Parugiano, alla villa medicea de La Magia. Anche questa casa-torre medievale, nel Quattrocento si trasforma in villa, sapiente incastra tra opera della natura e opera dell'uomo, nel parco millenario. I Medici la collocano nella collazioni di ville che possiedono nel territorio: Pratolino, Marignolle, Cerreto Guidi, Lappeggi, l'Ambrogiana, la Petraia, Castello, Artimino, Montevettolini...
La Magia, vicina al Barco Reale Mediceo, diventa un tassello importante nel panorama delle proprietà della famiglia de' Medici. La Magia diviene punto d'appoggio per le battute di caccia nel vicino Barco Reale e centro di controllo delle attività produttive agricole. La zona era ricca di selvaggina. Nel mese di dicembre del 1595, Ferdinando I scrive dalla Magia alla sua consorte, la duchessa Cristina di Lorena: "Hoggi ho fatto bella caccia et ho avuto grandissimo gusto et mando costà un carro trionfante di undici porci, che più non s'ha potuti portare".
Nobildonne di Villa La Magia
Ho passeggiato nel parco, sotto un sole reso piacevole dal vento, dal verde, dall’aria pulita.
Come i Pazzi ai piedi del Monteferrato e i Medici ai piedi del Montalbano, i Ricci di Firenze d’estate venivano in villeggiatura a due passi da casa mia, a Prato, nella campagna di san Paolo. Anche la piccola Caterina de Ricci, passava le vacanze qui nei campi, prima di entrare nel convento in città.
Oggi si cercano vacanze esotiche. Allora bastava uscire dal chiasso e dai cattivi odori che d’estate ammorbavano la città e godere del silenzio dei campi, dell’aria aperta…
Non è necessario essere Pazzi, Medici o Ricci né godere di vasti possedimenti, per tornare a gustare una vacanza fatta di ritrovi familiari, di distensione, di pace dell’anima…  

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