mercoledì 17 gennaio 2018

Pontmain: Dio che si lascia toccare



Il granaio dell'apparizione con tutto il villaggio
17 gennaio 1871: dopo Lourdes e La Salette, la Madonna appare in un altro piccolo paese della Francia, a quattro ragazzi, Eugenio e Giuseppe Barbedette, Francesca Richer e Giovanna Maria Lebossé.
Due anni più tardi il vescovo di Laval chiama gli Oblati per prendersi cura dei pellegrinaggi e per costruire il santuario. La basilica è inaugurata nel 1877 e pochi anni dopo, il 2 agosto 1885, uno dei veggenti, Giuseppe Barbedette, divenuto Oblato, vi celebra la prima messa, assistito dal fratello Eugenio divenuto sacerdote. Francesca Richer farà da perpetua a don Eugenio e Giovanna Maria Lebossé è già diventata suora.

L’apparizione avvenne davanti al granaio di casa, durò tre ore, il tempo perché accorresse tutto il paese con il vecchio parroco in testa. In cielo, ai piedi di Maria, erano apparse tre scritte, una delle quali diceva: “Mio Figlio si lascia toccare”.

È soprattutto questa frase che oggi, anniversario dell’apparizione, mi è rimasta in cuore. 
Toccare. Il tatto è il primo e più sicuro dei sensi. Quando un bambino nasce non vede, non sente, ma subito si attacca al petto della mamma. Da allora, da quando siamo nati, abbiamo bisogno di toccare per avere certezze, sentirci sicuri.
Anche Gesù si è lasciato toccare: lo tocca la peccatrice che gli unge i piedi (Lc 7, 39), la donna che perde sangue (Mt 9, 21), i malati, che spesso si contentano di toccare il mantello (Mc 3, 10; Mt 14, 36), un cieco (Mc 8, 22), le folle (Lc 6, 19), le donne che ne ungono il corpo dopo la morte, Maria Maddalena che vuole trattenerlo dopo la risurrezione… Egli stesso chiede ai discepoli di toccarlo (Lc 24, 39). Giovanni ha toccato con le mani il Verbo della vita (1 Gv 1, 1). A sua volta Gesù tocca gli ammalati, i lebbrosi, i ciechi.
Il Vangelo è corposo… Da quando Dio si è fatto “carne” lo si può toccare: “Mio Figlio si lascia toccare”.
Che rivelazione bella quella di Pontmain, davvero evangelica.
Ne riparliamo nei prossimi giorni.


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