Sabato
27 gennaio, ore 16.00: a Trinità dei Monti secondo appuntamento – tutti invitati!
Ci
troveremo nuovamente nella grande sala dipinta da Andrea Pozzo e questa volta
avremo un grande critico d’arte, Mario Dal Bello, che si illustrerò il grande
affresco delle nozze di Cana che attorniano completamente la sala.
Poi
sarà la volta di Maria Magnolfi, biblista, che ci parlerà proprio delle nozze
di Cana, o meglio, delle parole che Maria rivolge ai servi: “Qualsiasi cosa vi
dica, fatela!”.
“Fatela”:
Questo verbo, ποιεω = fare, è imperativo aoristo e nella sua forma verbale
sottolinea un’azione puntuale, che non si trascina nel tempo non resta nel vago
di una intenzionalità; indica un concreto metter in opera, come fa l’artigiano
o chiunque produce. Non c’è tanto da stare lì a discernere, interpretare,
cercare di capire… Poche storie, bisogna fare quello che dice Gesù.
Maria Magnolfi
metterà poi in rilievo il plurale: “fate”. Siamo in un contesto pluralistico di
socializzazione – festa, famiglia, nozze, invitati, sposi. Un insieme di
persone che si muovono in un preciso intreccio di relazioni secondo i loro
ruoli, diversi e differenziati, ma tutti interconnessi.
Questo ambito
comunitario è importante?
Vedremo come ogni volta
che Gesù manifesta se stesso – e quella di Cana è solo la prima delle tante
manifestazioni che Gesù fa di sé nel Vangelo di Giovanni – lo fa sempre in un
contesto comunitario: i discepoli, le folle… perché la rivelazione del Verbo
fatto carne trae origine ed ha come modello la sua unità col Padre e in tale
unità trinitaria vuole trascinare l’umanità, tutti e ciascuno “rinati
dall’alto” – come detto a Nicodemo.
Ma non vado oltre.
Sarà Maria Magnolfi a portarci dentro questo mistero.
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