sabato 12 dicembre 2015

Cosa fare per preparare le vie del Signore?

Jan Tillemans, OMI
Trois Rivières
“E noi, che cosa dobbiamo fare, per preparare le vie al Signore che viene?”, domandano le folle a Giovanni il Battista. Lo stesso chiedono i pubblicani, i soldati… Per ognuno Giovanni ha una risposta.
Possiamo chiedercelo anche noi: “E noi, che cosa dobbiamo fare?”
La domanda nasce spontanea ogni qualvolta sentiamo l’appello alla conversione, a una vita nuova. Ci si pone davanti un ideale grande, che affascina, attira. Ma
come fare per raggiungerlo?
Dobbiamo forse lasciare la casa e le nostre consuete occupazioni e condividere col Battista la vita dura del deserto, la penitenza? Oppure dedicarci a lunghe preghiere, estenuanti digiuni, profondi silenzi... Non è questa la via abituale alla santità che spesso viene descritta, quella per pochi eletti? Forse occorrerà andare altrove, lasciare la monotonia del luogo e degli impegni, dedicarci a qualcosa di nuovo, di più creativo, nell'illusione che cambiando luogo, persone, mansioni possa cambiare anche la vita?
No. La risposta di Giovanni il Battista è prettamente evangelica: che ognuno rimanga al suo posto, nel suo ambiente. Il pubblicano che riscuote le tasse rimanga al suo tavolo, il soldato in caserma, la mamma e l’operaio al loro lavoro, lo studente sui banchi di scuola... Quello che invece deve cambiare è lo sguardo, che fa vedere nuovi gli altri e in ognuno riscoprire la presenza di Dio. Il cambiamento di atteggiamenti e di azioni verrà di conseguenza.
  

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