L’Avvento
è appena iniziato. Uno dei periodi più belli dell’anno, non soltanto perché
prepara il Natale, ma soprattutto perché acuisce il senso dell’attesa.
Non
siamo più abituati ad attendere. Ci spazientimmo. Vogliamo subito.
Ci
priviamo così di uno dei sentimenti più fecondi, l’attesa appunto: fa sognare, acuisce
il desiderio, alimenta la speranza.
L’appagamento
è d’un istante, ed è subito passato. L’attesa sa attendere, paziente e feconda.
Più
l’attesa è prolungata, più fa pregustare, dilatandola, la gioia di ciò che si
attende.
Soltanto
se a lungo preparato, l’arrivo atteso fa prorompere in festa.
Se
già nella strade e nelle piazze, prima ancora che arrivi l’Avvento, già si
celebra il Natale con luci e canti… cosa si fa a Natale? Non sarà più festa.
Non
bruciamo l’attesa.
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