sabato 7 febbraio 2015

Che giornata quella di Cafarnao! con un segreto...


Cafarnao, la casa di Pietro
Che giornata intensa quel sabato a Cafarnao: il discorso in sinagoga, la cacciata di satana, la guarigione della suocera di Simone, i malati che giungono a sera per essere guariti… Era così ogni sua giornata?
Sarebbe piaciuto anche a me essere là quella sera, davanti alla casa di Simone, assieme a tutta la città, per incontrare Gesù. Erano riuniti attorno a lui per ascoltarlo.
Mi sarebbe piaciuto uscire dietro a lui, furtivamente, il mattino seguente, quando era ancora buio, mentre gli altri stavano dormendo, e seguirlo nel luogo appartato, solitario e silenzioso.
Avrei voluto carpire il suo segreto. Da dove proveniva la luce e la sapienza della sua parola? Da dove prendeva lo slancio per andare incontro a ogni persona e alle folle? Chi alimentava il suo amore, che lo faceva entrare nel dolore dell’ammalato fino a sanarlo? Chi gli dava la forza per combattere e sconfiggere il demonio?
«E lì pregava». È questo il suo segreto? Il luogo solitario si animava di una nuova presenza: il Padre. Questo il segreto della sua vita di donazione senza sosta e senza risparmio: l’intimo costante rapporto con il Padre, con il quale colloquiava, condivideva i frutti del suo operare, elaborava i progetti e le strategie, ne ascoltava la voce, ne compiva il volere. L’agire di Gesù nasceva da questa unità, se ne alimentava e a essa convergeva.
Potrebbe essere, questo, anche il nostro segreto?


1 commento:

  1. Sì, la preghiera rappresenta l'unione di Gesù con il Padre,la via che Gesù senza forzare ma con il suo esempio ci ha insegnato. E quando gli apostoli, forse stanchi di aspettare che Gesù finisse di pregare, incominciaro a capire la sua importanza chisero " Signore, insegnaci a pregare". Da quel momento in poi quella bellissima pregbiera del Padre nostro che sei cieli fa alzare gli occhi al cielo a milioni e milioni di persone: anche noi facciamo una sola cosa col Padre.

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