L’ho letto d’un soffio, dall’inizio
alla fine, senza interruzione.
Mi sono immedesimato nel dramma
di Alina, nel suo eroico coraggio di perdono e nel ritrovato immenso amore
materno.
Mi sono immedesimato in Ariel,
nella sua disperazione e nella sua forza di redenzione.
Mi sono immedesimato in Veronica,
nella sua dedizione sincera e fattiva al mondo degli ultimi.
Mi sono immedesimato nello
stupore discreto e silenzioso di Marie.
Mi sono immedesimato soprattutto in
padre Angel, nella sua capacità di vicinanza ai poveri, nella sua limpida vita
evangelica, nel suo stare in silenziosa preghiera alla finestrella che immette
sulla chiesa.
Che bel racconto ci ha dato
Fernando Muraca, che narrazione limpida e sentita!
Un libro da leggere d’un soffio,
dall’inizio alla fine, senza interruzione.
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