Nel medioevo (1100-1300) a Roma c’erano 300 torri, 900 se
contiamo anche quelle sulla conta muraria e le torri campanarie: una città
tutta in verticale. La città allora
era piccola, senza acquedotti, e quindi tutta orientata verso il Tevere, quindi
vi era una grande concentrazione di torri. In una guida medioevale di Roma per
pellegrini. L’inglese Mastro Gregorio, nella sua guida alla città di Roma del
XII secolo, ha lasciato una splendida immagine della città turrita: «Si deve
ammirare con straordinario entusiasmo il panorama di tutta la città, in cui
sono così numerose le torri da sembrare spighe di grano». Di quelle 300
torri oggi ne sono rimaste una cinquantina: grazie ad una delle tanti
iniziative estive, ne ho visitate 11.
Una piccola squadra di una trentina di persone, con guida,
radioline per seguire le spiegazioni, e via a spasso per la Roma antica sotto
le stelle. Si parte della grande torre dei Capocci a san Martino ai Monti, fino
a quella dei Margani nella piazza omonima vicino a Piazza di Spagna, passando
per quelle delle più antiche famiglie aristocratiche romane, le sole alle quali
era consentito costruire la casatorre. Alcune note, altre nascoste, tutte con
grandi storie da raccontare.
Sempre piena di sorprese, la grande Roma.
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