Nel 1970, a Manila, Paolo VI diede una famosa
bellissima testimonianza su Gesù. L’abbiamo letta giorni fa all’ufficio delle
letture. Oggi l’ho ripresa in mano e, con sorpresa, mi sono accorto che quel
giorno… era il mio compleanno: un regalo del papa per me!
Io devo confessare il suo
nome: Gesù è il Cristo, Figlio di Dio vivo; Egli è il rivelatore di Dio
invisibile, è il primogenito d’ogni creatura, è il fondamento d’ogni cosa; Egli
è il Maestro dell’umanità, è il Redentore; Egli è nato, è morto, è risorto per
noi; Egli è il centro della storia e del mondo; Egli è Colui che ci conosce e
che ci ama; Egli è il compagno e l’amico della nostra vita; Egli è l’uomo del
dolore e della speranza; è Colui che deve venire e che deve un giorno essere il
nostro giudice e, noi speriamo, la pienezza eterna della nostra esistenza, la
nostra felicità. Io non finirei più di parlare di Lui: Egli è la luce, è la
verità, anzi: Egli è «la via, la verità e la vita» (Gv 14, 6); Egli è il Pane, la fonte d’acqua viva per la nostra fame
e per la nostra sete; Egli è il Pastore, la nostra guida, il nostro esempio, il
nostro conforto, il nostro fratello.
Come noi, e più di noi, Egli è stato
piccolo, povero, umiliato, lavoratore, disgraziato e paziente. Per noi, Egli ha
parlato, ha compiuto miracoli, ha fondato un regno nuovo, dove i poveri sono
beati, dove la pace è principio di convivenza, dove i puri di cuore ed i
piangenti sono esaltati e consolati, dove quelli che aspirano alla giustizia
sono rivendicati, dove i peccatori possono essere perdonati, dove tutti sono
fratelli. (…)
Gesù Cristo è il principio
e la fine; l’alfa e l’omega; Egli è il Re del nuovo mondo; Egli è il segreto
della storia; Egli è la chiave dei nostri destini; Egli è il mediatore, il
ponte, fra la terra e il cielo; Egli è per antonomasia il Figlio dell’uomo,
perché Egli è il Figlio di Dio, eterno, infinito; è il Figlio di Maria, la
benedetta fra tutte le donne, sua madre nella carne, e madre nostra nella
partecipazione allo Spirito del Corpo mistico.
Gesù Cristo! (…)
Gesù Cristo! (…)
Gesù Cristo non è soltanto
da celebrare per ciò che Egli è per se stesso, ma Egli è da esaltare e da amare
per ciò che Egli è per noi, per ciascuno di noi, per ciascun Popolo e per
ciascuna civiltà: Cristo è il nostro Salvatore. Cristo è il nostro supremo
benefattore. Cristo è il nostro liberatore. Cristo ci è necessario, per essere
uomini degni e veri nell’ordine temporale, e uomini salvati ed elevati
all’ordine soprannaturale.
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