“Non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né
pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare
due tuniche”.
Partono
leggeri per la loro missione, gli apostoli di Gesù. Hanno soltanto il bastone e
i sandali, per andare più veloci e sicuri.
Ma
vanno a due a due, perché bastano due persone perché Gesù sia con loro: «Dove
due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (cf. Mt 18,
20).
Non
hanno niente, e hanno tutto: Gesù in mezzo a loro. È lui la loro fortezza.
Non
possiamo riporre la fiducia in strumenti potenti, in apparati organizzativi, ma
soltanto in Dio. David, prima di andare contro Golia, si tolse l’armatura
pesante che Saul gli aveva messo indosso, e incontrando il Filisteo proclamò:
«Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti» (1 Sam 17, 45).
Gedeone dovette sbarazzarsi del forte esercito di più di 20.000 uomini, fino a
ridurli a 300, altrimenti si poteva pensare che la vittoria sarebbe stata
dell’esercito numeroso e non di Dio.
Per
compiere la missione che Dio ci affida, sia quella che sia, abbiamo bisogno
prima di tutto e soprattutto di Dio, che sia Lui a compierla. Per questo «a due
a due», perché solo così Egli sarà in mezzo a noi e, ovunque andremo, lo porteremo
con noi e lasceremo che sia Lui a parlare e a operare.
Nessun commento:
Posta un commento