«Siano attenti i tuoi occhi alla preghiera
del tuo servo e del tuo popolo Israele».
Mi ha colpito alle lodi questa invocazione
di Salomone, tratta dalla sua lunga preghiera per la consacrazione del tempio.
Di solito si dice: “Ascolta quello che
dico”. Uno parla e vuole che l’altro lo ascolti, si suppone con le orecchie:
"Presta orecchi a quelle che dico".
Qui invece si chiede a Dio di
"guardare" la preghiera.
Anche noi diciamo: “Guardami quando ti
parlo!”
Soltanto quando l’altro mi guarda mi rendo
conto se mi sta ascoltando veramente.
Proiettiamo in Dio i nostri usi e costumi…
la famosa antropomorfizzazione di Dio. Che volgiamo farci, siamo fatti così.
Abbiamo bisogno che Dio ci guardi.
Mi tornano sempre in mente gli occhi
grandi delle divinità che ho visto in India.
Dio ci guarda, e ci capisce…
Nessun commento:
Posta un commento