Mario Borzaga, Alessandro Staccioli, Lionello Berti a Firenze poco prima della partenza per il Laos |
Il
24 febbraio del 1968 un piccolo gruppo di famiglie Hmong del Phu Kassat si
preparò a partire per Sayaboury, dove cercavano rifugio dai guerriglieri che
imperversano sulle montagne. Monsignor Berti aiutò a lavare e preparare i
bambini e decise di accompagnarli per verificare la loro sistemazione.
Inspiegabilmente, a pochi minuti dalla meta, l’aereo su cui viaggiano si
inabissa nel Mekong. Dopo undici giorni davanti agli occhi stupefatti dei
compagni di missione, dal fiume, emerse il corpo, miracolosamente intatto, del
giovane vescovo.
Toscano,
nativo di Reggello nel Valdarno, Lionello Berti era partito per il Laos con
altri cinque missionari alla fine di ottobre 1957. Con lui il beato Mario Borzaga
e l’attuale vescovo Alessandro Staccioli.
Nel
1962, a soli 37 anni venne, consacrato vescovo e nominato vicario di
Luang-Prabang. Un fardello molto pesante che il giovane pastore affrontò
fiducioso nell'aiuto di Maria come scriverà nel suo stemma: «Il Regno di Cristo
per Maria Immacolata». Non esistevano chiese in muratura e immediatamente
iniziò i lavori di costruzione della cattedrale, del seminario e delle scuole. Con
le chiese in muratura iniziò la costruzione della Chiesa di pietre vive…
Tra
i tanti aneddoti, eccone uno raccontato da padre Mario Borzaga sul viaggio di
ritorno dal ritiro di dicembre 1958, sulla strada tra Vientiane e Louang
Prabang:
«Allora
al volante era Padre Berti. Dopo 200 km la jeep nel bel mezzo delle montagne e
delle foreste non volle più saperne di andare avanti, inutile riuscì ogni
tentativo di riaccendere il motore. Padre Berti, che tra il resto ad un certo
punto svenne per la stanchezza, decise di restare sul posto ad attendere
qualche macchina soccorritrice, mentre Padre Bertrais, Padre Marchiol e Padre
Borzaga si proposero di proseguire il viaggio a piedi, tre bersaglieri dunque
si misero risolutamente in marcia e il primo giorno avanzarono di trenta
chilometri; il secondo giorno, forzando l'andatura, fecero sessanta chilometri
di strada sempre animati dalla speranza di trovare qualche camion per
proseguire il viaggio, ma la strada era più solitaria di un deserto e la marcia
massacrante.
Ad
un certo punto si buttarono sul ciglio della strada sfiniti: guardavano
mestamente il sole tramontare lontano. Proprio in quel momento ecco arrivare la
jeep guidata da un tanto di sorridente Padre Berti. “Padre?... il motore? Come
ha fatto?” – “Beh, che volete?... io... essi… la Madonna”».
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