La casa provincializia degli OMI a Toronto |
Toronto
mi accoglie sotto il cielo grigio e la pioggia fredda. Una settimana fa ero sei
ore avanti rispetto all’Italia, adesso sei ore più tardi: mistero dei fusi
orari!
Mi
trovo nel cuore della città vecchia, vicino ai viali del lungo lago, in uno dei
magici quartieri con le villette dai portici sorretti con colonne dalle fogge
più diverse, mentre le ampie finestre delle sale di soggiorno si protendono sui
giardini in disegni eleganti. Immerse in un parco senza fine, adagiate su
tappeti d’erba rasata, se ne stanno quiete, avvolte nel silenzio, col fruscio
delle foglie degli aceri e degli ontani mosse dal vento.
Le
Filippine mi hanno donato la lussureggiante esplosione di una natura tropicale libera
così come Dio l’ha creata, il Canada mi mostrano il paziente e tenace lavoro
dell’uomo che interagisce nel plasmare questa solenne e austera natura nordica.
Tutto rimane dono di Dio.
Di
Dio Trinità. Sento suonare a festa campane di una chiesa vicina che invitano
alla lode del Dio Uno e Trino, che tutti e tutto avvolge con il suo immenso
amore.
Tu,
il Silenzio e la Parola
Tu,
il Solo e il Fecondo
Tu,
il Santo dei santi
Tu,
nascosto e presente
Incomprensibile
Indicibile
L’Altissimo
Avvolto
di maestà e bellezza
Fuoco
e Luce
Lontano
e vicino
L’Unico,
con qualunque nome ti si chiami
Dio
di tutti i credenti
Dio
di chi dubita o non crede
Tu
Sei
Sorgente
e radice d’ogni esistenza
Roccia
salta e sicura
Tu,
il Buono
Tu,
il Bene, tutto il Bene, il sommo Bene
Tu,
l’Amore forte come un padre
Tu,
l’Amore tenero come una madre
Tu,
l’Amore sincero come l’amico
Tu, l’Amore di fuoco
come l’amante.
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