Il
mese di giugno, tradizionalmente dedicato al Cuore di Gesù, sta ormai volgendo
al termine.
Il
cuore, che simbolizza il centro vivo della persona, è anche simbolo della
profondità e dell'autenticità dei sentimenti e delle parole, della loro sorgente
profonda: l'amore.
Vale
anche per Gesù, che ha amato come nessun altro uomo ha mai amato.
I
suoi sentimenti? Infiniti come infinito è il suo amore.
Ha
provato la gioia: esultò di gioia quando i discepoli, tornando dalla missione, gli
raccontarono le meraviglie che avevano compiuto in nome suo. Gesù era contento del
bene che vedeva compiere da loro – “esultò nello Spirito Santo” –, senza
invidia alcuna. Gioiva perché vedeva che a loro, i piccoli, il Padre aveva rivelato
i segreti del cielo.
Poiché
capace di gioia ne parla nelle parabole dove è tutto un esplodere di gioia: del
contadino che trova il tesoro nascosto, del pastore che trova la pecora
smarrita, della donna che trova la moneta perduta, dell’amico dello sposo,
della donna che partorisce.
È talmente
pieno di gioia, il suo Cuore, che ne ha da dare a tutti, per sempre, e “nessuno
vi toglierà la mia gioia”!
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