venerdì 7 gennaio 2022

Presepe, tradizione che continua

 


Anche quest’anno ho visitato i 100 presepi esposti sotto il Colonnato di san Pietro. È sempre un’esperienza bella, sia per la creatività che suscita il mistero della nascita di Gesù, sia per la passione con la quale i presepi sono realizzati. Alcuni sono più riusciti degli altri. Alcuni sono semplicemente dei giochi, come far nascere Gesù in una caffettiera moka. Altri sono frutto di interpretazioni meditate, come la scelta di ambientare il presepe in una bidonville. Dietro vi è comunque sempre un interesse per quell’evento, che mette in modo la fantasia, il cuore, la pietà, la fede…



Più complesso e ricco il presepe allestito nel chiesino di via Garibaldi, in centro a Prato. Nasce da una passione coltivata da una vita: Serena ha collezionato per anni oggetti per ricreare l’ambiente presepiale: fusti di edere rampicanti, antichi tronchi di ulivo, conchiglie, pietre rare… E soprattutto i personaggi, per la quasi totalità di cartapesta, di artigiani famosi che hanno lavorato nella prima metà del 1900, di provenienza toscana o milanese.


L’ambiente che accoglie il presepe è suggestivo di per sé: l’oratorio, fondato nel Trecento e poi ristrutturato alla fine del XV secolo. Dedicato a san Ludovico e alla Madonna del Buonconsiglio, è arricchito da terrecotte invetriate della bottega fiorentina di Andrea della Robbia. Ma in questi giorni cede l’attenzione al presepe, che si articola in numerose scene. Si apre con una dolcissima Annunciazione, che colloca Maria nel tabernacolo ligneo e l’angelo annunziante discretamente in attesa sulla porta. Poi il paese di Nazaret, il cammino dei Magi, la reggia di Erode, il campo dei pastori, la cittadina di Betlemme, i diversi mestieri distribuiti in vari quadri, fornai, acquaioli, lavandaie, pescatori, allevatori, contadini, ma anche i vari gruppi familiari… fino a giungere al luogo della natività, centrale, armonioso e complesso.

Da cogliere nell’insieme e da ammirare nei mille particolari. Ieri sul blog dedicato alla “Costanza” dei Magi ho messo la foto di una popolana che corre verso il presepe con un pollo in una mano e un cesto nell’altra: ha un volto radioso, è un autentico capolavoro.

Complimenti. Una tradizione da conservare. Aiuta a contemplare.

1 commento:

  1. Buonasera Padre Fabio, il suo articolo mi ha fatto commuovere...lei ha visto oltre ciò che stava guardando. Grazie, il suo è il più bel complimento che potessi ricevere!! Buon proseguimento. Serena

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