domenica 2 gennaio 2022

Presepe oblato in piazza san Pietro

Il presepe in piazza san Pietro viene è stato realizzato da cinque artisti di Huancavelica, in Perù, dove è vescovo Carlos Alberto Salcedo Ojeda, un vescovo oblato. È stato con noi nei giorni prima di Natale, per seguire l’istallazione e l’inaugurazione del presepe. Un vescovo giovane, dinamico, pieno di iniziative.

Le statue vestono i tipici costumi della comunità Chopcca, di lingua quechua: poco più di 10 mila abitanti, che abitano a un’altitudine che va dai 3.680 ai 4.500 metri sul livello del mare.

I personaggi sono vestiti con i tipici costumi Chopcca. Gesù ha le sembianze di un bambino “Hilipuska”. I Re Magi hanno bisacce o sacchi contenenti alimenti caratteristici di Huancavelica, come patate, quinoa, kiwicha, cañihua, e saranno accompagnati da dei lama che porteranno sul dorso una bandiera peruviana. Presenti anche i contadini con gli strumenti ancestrali che usano per arare la terra. La nascita del Salvatore è annunciata da un angelo bambino, che suona il tipico strumento a fiato chiamato Wajrapuco. Non mancano statue di diversi animali appartenenti alla fauna locale come: alpaca, vigogne, pecore, vizcachas, parihuanas e il condor andino.

Si è voluto così ricordare i duecento anni dell’indipendenza del Paese, riproducendo uno spaccato della vita dei popoli delle Ande, quasi a simboleggiare la chiamata universale alla salvezza: il Figlio di Dio si è incarnato per salvare ogni uomo e donna della terra, a qualunque lingua, popolo, cultura e nazione essi appartengano.

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