martedì 14 maggio 2019

Santi romani: con Pio IX a Gaeta



Uscì di notte dal Quirinale travestito, su una carrozza trainata da sei cavalli. In via Merulana, davanti alla chiesa dei santi Marcellino e Pietro, salì sulla carrozza dell’ambasciatore di Baviera e su facile, col veicolo diplomatico, passare porta san Giovanni e uscire da Roma. Alle cinque del mattino era ad Ariccia. Altro cambio di carrozza, questa volta con la contessa Teresa Spaur, l’organizzatrice della fuga. A sera giunsero a Gaeta.
Due anni dopo la contessa, a Firenze, dava alle stampe il libro “Il viaggio da Roma a Gaeta fatto in compagnia del Sommo Pontefice Pio IX”, nel quale raccontava la fuga del papa.

Sabato prossimo siamo di nuovo in visita ad un altro santo romano, questa volta proprio Pio IX. Ma andiamo in trasferta, lo seguiremo nel luogo del suo esilio, a Gaeta appunto. In quella città ricevette subito la visita del re di Napoli Ferdinando II, mentre Luigi Napoleone lo invitava in Francia e il vescovo Eugenio de Mazenod a Marsiglia. Il papa preferì rimane lì, finché non ebbe termine la breve esperienza della Repubblica Romana. Sono passati giunti 170 anni.
Fu a Gaeta che Pio IX ebbe l’ispirazione di proclamare il dogma dell’Immacolata.
Come sempre siamo tutti invitati.


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