domenica 26 maggio 2019

La sfida di papa Francesco



Papa Francesco non ci descrive le caratteristiche di un Dio astratto, intangibile, ma nei suoi gesti concreti, incarna il Dio della tenerezza e della Misericordia, fa assumere carne ed ossa come Dio Amore, e lo fa sperimentare in modo palpabile e accessibile. Papa Francesco fa incontrare il Dio della compassione e della consolazione che tocca e risana le ferite dell’uomo. Egli presenta un Dio che incrocia l’uomo nella sua miseria e nei limiti del peccato, ma non lo colpevolizza, non applica i criteri di giustizia umana, bensì, lo abbraccia con dolcezza, fa capire che gli e mancato tanto.

Così suor Celina, che ieri ha discuso felicemente la sua tesi. Il dottorato è sempre un grande traguardo, specialmente quando una persona non è più giovane. Aveva fatto la licenza con me, tanti anni fa, suor Celine. Ed ora rieccola a questa nuova tappa. Questa volta l’ho attesa sull’altra sponda, come primo correlatore, quello che deve essere maggiormente critico…

Siamo di fronte a una persona umile e semplice – ha concluso nella sua esposizione –, ma nello stesso tempo audace e intrepida che sta lasciando un’impronta profonda nella storia del tempo presente. Il suo pensiero e il suo Magistero è una vera interpretazione della teologia e della teologia spirituale. È una teologia della vita, che tocca i cuori e trasforma i comportamenti. Papa Francesco è un uomo diretto, senza schemi formali, senza rigide regole di protocollo. Non si chiude nelle consuetudini e nelle abitudini, ma ha un linguaggio kerigmatico e carismatico, con il quale conquista i cuori. Questa è una vera sfida…


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