lunedì 4 ottobre 2021

La formula di oblazione / 12


“Così Dio mi aiuti. Amen”. Sono le parole con cui termina la “formula di oblazione”. Sono così essenziali, densi e impegnativi i suoi singoli enunciati che per la loro attuazione ci vuole proprio l’assistenza di Dio. Proprio come pregava Paolo: «Colui che ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù» (Fil 1, 6).

Una “formula”, da “forma”, norma, regola, è costituita da parole stabilite dalla legge o dalla consuetudine per la validità di un atto solenne. Per noi Oblati esprime una sua sacralità, pone in continuità con migliaia di padri e fratelli che l’hanno pronunciata quando sono entrati a far parte della famiglia e l’hanno ripetuta fin sul letto di morte.

Possiamo ripeterla ancora una volta:

Nel nome di Nostro Signore Gesù Cristo, alla presenza della Santissima Trinità, della beata Vergine Maria, di tutti gli angeli e i santi, di tutti i miei fratelli qui riuniti, prometto a Dio, faccio professione e voto di castità, povertà e obbedienza per tutta la vita.

Parimenti faccio voto di perseverare fino alla morte nel Santo Istituto e nella Società dei Missionari Oblati della Santissima e Immacolata Vergine Maria. Così Dio mi aiuti. AMEN.

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