domenica 17 settembre 2023

Gesù “il” luogo di Dio

Ho terminato gli esercizi indicando “il” luogo di Dio.

Ho mostrato i molteplici luoghi nei quali Dio dà appuntamento. Qualcuno può passare tutta la vita in ricerca, senza trovare un luogo d’incontro con Dio. Niente paura, ce n’è uno ineludibile, nel quale finalmente ci incontreremo con Dio e potremo vederlo faccia a faccia: la morte, porta che si spalanca sulla realtà vera e immette al suo cospetto di Dio. Anche chi ha dubitato o chi non ha mai creduto, finalmente potrà incontrarlo. Saremo davanti a lui, Dio “ricco di misericordia e grande nell’amore”.

Ma tutti i molteplici “luoghi”, che ho elencato nel mio ritiro, sono manifestazione dell’unico vero luogo d’incontro tra Dio e l’umanità, la persona di Gesù.

È lui il tempo nel quale possiamo incontrare Dio: è l’Alfa e l’Omega, il Principio e la Fine, colui che era, che è e che viene. Lui lo spazio: in lui e per lui tutto è stato fatto e tutto sussiste. È lui che passa nell’ora calda del giorno presso la tenda di Abramo, lui la scala notturna di Giacobbe sulla quale angeli salgono e scendono, lui che arde nel roveto inconsunto di Mosè, lui la roccia che segue gli Ebrei nel deserto e dalla quale scorga l’acqua che li disseta, lui che scende nella tenda dell’alleanza e nel tempio in Gerusalemme.

Lui, che è da sempre presso Dio, eccolo, nella pienezza dei tempi, tra noi. Non soltanto si fa uomo, ma si fa “carne”, legato alla terra, debole e caduco. Dio e nello stesso tempo uno di noi: il mediatore, il rivelatore. Fa conoscere all’uomo Dio – perché egli stesso è presso Dio ed è Dio – e fa dono della vita di Dio. Fa sperimentare a Dio l’essere uomo, nell’amore e nel dolore – perché egli è presso di noi, uno di noi.


È lui che viene ancora, assieme al Padre, ad abitare nella stanza segreta, fino a diventare il nostro vero io. Lui che si identifica con ogni fratello, che è presente nella sua Parola, nell’Eucaristia, tra due o più uniti nel suo nome, nei suoi ministri, in ogni dolore. È lui la Vita, che incontreremo al momento della nostra morte. Lui il sacramento fontale che si rifrange nella molteplice sacramentalità di ogni tempo e spazio.

Il lui, la Via che conduce al Padre, il lungo cammino di ricerca intrapreso da Dio per incontrare l’uomo e il lungo cammino di ricerca intrapreso dall’uomo per incontrare Dio, trovano finalmente la meta.

La domanda di Dio rivolta all’uomo, la stessa di quella dell’uomo rivolta a Dio, “Dove sei?”, ha la risposta.

Dov’è l’uomo? In Gesù.

Dov’è Dio? In Gesù.

Egli è il giardino nuovo, i cieli nuovi e la terra nuova ove avrà luogo l’incontro definitivo che non avrà mai fine, dove ogni desiderio sarà pienamente appagato.

Nessun commento:

Posta un commento