Ho tenuto due lezioni sulla Regola all'Università Popolare Mariana.
Oggi mi imbatto in quanto diceva san Filippo Neri
riguardo alla sua opera, l’Oratorio: «La nostra sola regola è l’amore». Non l’ho
citato nella mie due lezioni, ma è solo una bella variazione su un tema comune
a tutti i fondatori.
Mi giungono intanto dei messaggi dopo l'ascolto e la visione dei video:
- Vorrei ringraziare di cuore tutto il team UPM per la
prima lezione sugli statuti. Deve essere stata una grande e intensa
collaborazione! Mi ha profondamente toccato e colpito, ha cambiato
completamente il mio rapporto con gli statuti, ha collocato i “nostri statuti”
nel grande insieme della Chiesa di Gesù Cristo, nella storia del cristianesimo.
Soprattutto l'espressione che padre
Fabio ha usato quando ha detto: “Gli Statuti sono un'introduzione al Vangelo”. (Svizzera)
- Grazie davvero per
la bellissima lezione per l'UPM. Sentendola, ci si rinnamora degli statuti e
delle regole... Viverle è un miracolo di fedeltà e creatività, tradizione e
apertura al nuovo, vangelo di Gesù ed esperienza incarnata del Carisma nella
vita del fondatore... Solo lo Spirito poteva inventarle e, viene da dire, solo
tu potevi spiegarcelo così bene. (Manila)
- Molto bello e vitale quello che hai detto. Mi piace molto
e mi sembra prezioso pensare alla Regola come un passaggio che introduce al
Vangelo, il fondamento a cui tornare e ritornare costantemente. (Loppiano)
- Grazie del
tuo intervento sulla Regola. Semplice, ma che "prende", rispetto ad
altri in cui si fa fatica. Interessante che quando don Bosco spedì i primi
giovanissimi missionari continuava a ripetere loro: "Don Bosco verrà con
voi". Pieni di gioia non si capacitavano della cosa finché spiegò che lui
andava veramente con loro nella Regola e volle addirittura immortalare
l'intuizione in un segno iconico: è la prima fotografia voluta da don Bosco nel1875.
Don Bosco è nell’atto di consegnare un libro a don Cagliero, capo della
spedizione: sono le Costituzioni. La posa è voluta espressamente da don Bosco
stesso. Egli desiderava dare rilievo a questo gesto che per lui aveva un
profondo significato. È interessante leggere quanto a questo riguardo scrive
don Rua: «Quando il Venerabile don Bosco inviò i primi suoi figliuoli in
America, volle che la fotografia lo rappresentasse in mezzo a loro nell’atto di
consegnare a don Giovanni Cagliero, capo della spedizione, il libro delle
nostre Costituzioni». (Verona)
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