martedì 11 febbraio 2025

Diventare come lei...

Il Servizio comunicazioni della Chiesa Cattolica di Lussemburgo ha pubblicato il seguente articolo:

Parlando dell’incontro di sabato 8 febbraio, la prima parola che viene in mente è “luce”. Luce del sole nella sala, una giornata eccezionale, mentre fuori l'inverno e il suo grigiore non finiscono mai; luce degli occhi dei partecipanti, tra cui monsignor Fernand Franck, arcivescovo emerito di Lussemburgo; luce dei testi di Chiara Lubich (1920-2008) che hanno fatto da cornice alla condivisione. Presentate da Padre Fabio Ciardi, Oblato di Maria Immacolata (OMI), le poche frasi della Serva di Dio, Fondatore dei Focolari, sono perfette per accompagnare le nostre meditazioni in occasione del Giubileo dei 400 anni di devozione a Maria, Consolatrice degli afflitti.

«Penetrare nella più alta contemplazione e rimanere uomo accanto a uomo, perdersi nella folla, per informarla del divino, segnare sulla folla ricami di luce». Certo che la vita claustrale è meravigliosa, ma non è adatta a tutti. Padre Fabio sviluppa il pensiero di Chiara Lubich, con la quale ha collaborato per diversi anni: «Maria è nella più alta contemplazione ma è rimasta in mezzo a tutti. Si mescolò alla folla. Era presente al Cenacolo, tra gli altri».

Maria porta Gesù alla cugina Elisabetta. Davanti ai Magi, prende Gesù sulle sue ginocchia e diventa il Trono della Sapienza. A Cana mostra la sua vicinanza alla gente. Presta attenzione a tutto e si accorge che manca il vino. «La contemplazione di Maria non si perde tra le nuvole -continua padre Fabio. È una persona creativa e attenta agli altri». E noi? Per conformarsi a Maria, occorre diventare come lei. «Questo va ben oltre la devozione! Dobbiamo vivere come lei, nella contemplazione, ma sempre attivi. (…) Cantare le litanie e cercate di imitarle in ciò che dicono sulla bontà di Maria».

Dopo un momento di meditazione, si susseguono quattro testimonianze, quattro esperienze molto semplici di vita quotidiana che toccano ciascuno dei partecipanti. Poi il vescovo Franck viene invitato a rivolgere qualche parola. Racconta come, un giorno in cui si celebrava la festa della Madonna Consolatrice degli Afflitti, il suo orecchio ha trasformato l'ultima preghiera. Il testo dice "lasciateci rimanere con Maria sotto la Croce", ma il vescovo Franck ha sentito: "lasciateci in Maria sotto la Croce". «È un programma per ogni giorno, spiega. Portiamo tutto a Gesù, che accoglie ciò che gli diciamo come se fosse Maria a dirglielo».

A fine mattinata, tante domande sono occasione per Padre Fabio di affinare il suo intervento e poi concludere così il suo commento: “Possiamo accogliere Gesù in tutte le sue presenze, e forse scoprire e coltivare soprattutto la presenza di Gesù in mezzo a noi».

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