giovedì 16 maggio 2024

L’avventura che iniziavamo

 

Il blog di ieri ha suscitato ammirazione: “Che bella storia…”. “Che bel ricordo…”. Ha risvegliato anche ricordi in più di un lettore:

“Quante ne hanno passato con queste guerre maledette. Mio padre le ha fatte tutte e due. Nella prima guerra aveva solo 18 anni e nella seconda aveva 4 figli piccoli e l'hanno richiamato perché lavorava nella posta ed era obbligatorio essere scritto al partito. È stato anche ferito… È morto giovane per tutto ciò che aveva patito”.

“La nave dello zio fu affondata da un siluro sottomarino tedesco nel Canale della Manica, il 22 febbraio 1945. Anche lui sopravvisse insieme ad altri 94 uomini, mentre 7 morirono. È ancora vivo, ha 100 anni!”.

Sì le storie sono fondamentali per conservare l’identità. Vale per una famiglia, per una nazione, per l’identità personale… Vale anche per una comunità carismatica. Il carisma, lo sappiamo, è racchiuso ed espresso in una storia. Per questo mi piace raccontare le storie…

In questi giorni ho letto un piccolo gioiello: Claudio Mina, L’avventura che iniziavamo, Città Nuova, 1966. Sono sei racconti di altrettante persone agli inizi del Movimento dei Focolari. Esperienze limpidi, fresche, che lasciano intuire la bellezza e la novità di questo carisma. Valgono più di tante elaborazioni dottrinale, pur necessarie.

Vale la pena continuare a raccontare le storie…

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