lunedì 8 gennaio 2024

In cammino

 

Inizia il “tempo ordinario”, il tempo della crescita silenziosa, il tempo per riprendere il nostro “santo viaggio”.

Un viaggio, perché sia tale, si protende verso una meta. Senza una meta non si parte, anche se c’è chi si incammina senza sapere per dove. La meta deve sempre brillare dinnanzi. La nostra meta è il Paradiso, l’incontro con Dio, che ci attende al termine del viaggio.

Ce lo ricorda l’apostolo Paolo: la sua vita più che un viaggio è una corsa per raggiungere e conquistare Cristo... da cui è stato conquistato. Ma non è la meta ultima. Paolo vuole raggiungere Cristo per essere da questi introdotti in Dio: «quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. (...) E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti» (1 Cor 15, 24.28).

Ogni mattina il nostro cammino riparte, per percorrere una ulteriore tappa del nostro santo viaggio. Innanzitutto rimettiamo a fuoco la meta finale. Potremmo iniziare con l’invocazione dello Spirito Santo: che scenda di nuovo su di noi come è sceso su Maria all’annunciazione, su Gesù al battesimo, sugli apostoli a Pentecoste. Che scenda ancora su di noi e compia la sua opera di purificazione: che bruci il ciarpame che ingroviglia il nostro cuore, riscaldi ciò che è freddo, che ponga sulle nostre labbra la proclamazione di fede che Gesù è il Signore e ci orienti verso il Padre ponendo sulle nostre labbra la parola “Padre”.

Poi ci rivolgiamo a Maria, l’Immacolata figlia prediletta del Padre. Lei è rivolta costantemente verso di Dio. Seguendo il suo sguardo anche il vostro sguardo si volge nella medesima direzione del suo. 

Poi ci rivolgiamo a Gesù e gli chiediamo che continui ad essere la nostra Vita, perché nessuno va al Padre se non per mezzo di lui (cf. Gv 14, 6). Egli è venuto sulla terra per dare una “direzione” al nostro cammino, per orientarci verso il cielo, meglio, verso il Padre, “Padre mio e Padre vostro; Dio mio e Dio vostro” (Gv 20, 17).

Con Gesù da una parte e Maria dall’altra, con il soffio dello Spirito, ci rivolgiamo al Padre e riiniziamo il cammino verso di lui, avviando il colloquio con lui, desiderosi di compiere soltanto la sua volontà, quella che ci mostrerà durante la giornata, momento per momento...

In merito, ho letto con piacere uno dei commenti al mio blog di ieri: “Bisogna tornare alle usate cose... che oggi però hanno un nuovo sapore e una direzione più precisa e spedita! Grazie per ridirci "le solite cose"! Sono le cose che restano e che contano! È bello sapere che camminiamo insieme”.

1 commento:

  1. Giorni ordinari di conquista
    Giorni intensi giorni pieni
    ordinari, ma di Grazia non alieni dopo esser sceso dentro
    l'ideale io più accentro.
    Siamo ognuno a Dio necessari
    che in lui non ci sono comprimari: tutto è Corpo di Gesù
    rosso giallo oppure blu
    quel che vale non son le arti
    ma soltanto conta AmarTi
    con Gesù e con Maria
    io percorro la mia via
    ed anche all largo resto fedele tengo aperte le mie vele
    che si gonfiano con ogni vento
    che tutto è amore ogni momento.
    Giorno intenso e pien di vita
    sia ordinaria tua conquista!

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